tag:blogger.com,1999:blog-45377323990908544702024-03-13T17:04:23.526+01:00Sayonara, GangstersIlahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.comBlogger31125tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-43839145933742375282010-08-14T12:34:00.041+02:002010-08-17T18:27:27.979+02:00Unità di Misura<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb5JBi1R_x_wKxKPT_uOh9kkdZtqPhXuzCe_IURSOkTgKJkDbiOc5CwPcgwDA0_Wxw9U2HTiKJHDt-Av134TGx9z95n5XoXzVnXkOFZdeT0VB0Z7WFV8XEYoQP3E5CAkgUuDuSQw0hMj0/s1600/2007.birba-pancia+(14).jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb5JBi1R_x_wKxKPT_uOh9kkdZtqPhXuzCe_IURSOkTgKJkDbiOc5CwPcgwDA0_Wxw9U2HTiKJHDt-Av134TGx9z95n5XoXzVnXkOFZdeT0VB0Z7WFV8XEYoQP3E5CAkgUuDuSQw0hMj0/s320/2007.birba-pancia+(14).jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5505256839267451042" /></a>Se il peso dell'anima (almeno secondo un illustre cerusico americano) è di 21 grammi, con quali e quante unità di misura si calcola il peso dell'assenza? <div>Pancia, che ha accompagnato senza mai farsi distanziare gli ultimi 13 anni della mia vita, è morto ieri sera. Pesava 13 Kg e qualche grammo, anima compresa.</div><div><div>Oggi, il mio panoramico alloggio di 120 metri quadri, è uno spazio a tratti accartocciato e asfittico, a tratti sconfinato e sconfinatamente silenzioso. In una parola, invivibile. Esattamente come il quadrato esterno di strade e sterpaglie che delimita l'area delle sue passeggiate quotidiane.<div>Ecco, dunque, l'assenza per me oggi pesa 120 metri quadri al quadrato moltiplicati per 13 Kg e 4745 giorni (forse qualche giorno in più, per via degli anni bisestili).</div><div>Sarà tanto? Sarà poco? E quale incidenza ha in termini matematici la qualità emotiva dell'esperienza vissuta con lui?</div><div>Provo a far di conto, ma non ne vengo a capo, non sono mai stata brava con i numeri.</div><div>Provo allora a dire un nome a voce alta restando in ascolto, a tendere una mano sotto il tavolo, ad annusare l'aria attorno. Banalmente, vien fuori che in alcuni casi il peso dell'assenza, qualunque unità di misura si utilizzi, è comunque troppo. Altrettanto banalmente, non è necessario un contabile per stabilirlo.</div><div>Au revoir, bestiolino.</div><div><br /></div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-81470179681856413892010-07-16T20:55:00.001+02:002010-08-05T09:23:10.022+02:00I BassifondiOgni città, per quanto insignificante, possiede i suoi comodi, personali bassifondi.<br />E se non li possedesse farebbe di tutto per inventarseli, col bisogno che ne ha.<br /><br />C'è questa via, nella mia città, una via polverosa, di confine.<br />Nell'immaginario collettivo ha assunto le sembianze di un bozzolo malavitoso e alieno da cui fuoriescono tutti i mali e i reati che la città, tranquilla e borghese com'è, mai si è sognata di commettere con tanta sfacciataggine.<br />La gente, in questa via, non ci viene volentieri la notte. Di vendere appartamenti qui, non se ne parla...tu ci provi, ti danni l'anima inventando aggettivi superlativi sempre più superlativi, aggiungendo un EXTRA- di qua, un -ISSIMO di là, lanciandoti in disperate ricerche sinonimiche sul fidato De Mauro, dando fondo a tutte le tue doti grafiche per rivestire i cartelli immobiliari di una patina sempre più sciropposa e attraente...<br /><div><div>Niente.</div><div>Come dicevano gli Svizzeri ai bei tempi (quando ancora si lasciavano gabbare docilmente da noi geni indiscussi dello stacco-prezzo), nell'acquisto di una casa solo 3 cose sono importanti: il posto, il posto, e il posto.<br />Dunque, nel caso specifico, commerciare immobili in questa via è come cercare di vendere una reggia lastricata d'oro adagiata al centro di un mare di merda con vista panoramica su un allevamento di maiali messicani.</div><div>Hai voglia a infiorare balconi e a ridipingere facciate...l'odore, quello, che sia vero, inventato o solo esagerato, mica lo puoi mandare via.</div><div></div><div>Per puro caso, questa via polverosa e grufolante, è il posto dove da 5 anni passo i 3/4 della mia misera vita impiegatizia.</div><div><div><div><div>Dalla scrivania affacciata sul pericolo, ogni 2-3 mesi assisto assieme alla gente del vicinato all'abituale maxi retata volta a conquistare i polsi dell'abituale spacciatore o truffatore o trafficatore di chissàcosa...</div><div>Sempre loro, gli sbirri, i procuratori, i fulgidi CSI della provincia, sempre lui, il padrone dei polsi. Sempre lui non in senso lato, ma proprio in senso biologico e anagrafico! Fatto e finito col suo nome e cognome, arrivano, se lo portano, e in capo a qualche mese è dinuovo tra noi...una roba che pare il brutto loop del Giorno della Marmotta!<br /><div><div>Come si fa a credere che sia tutto vero?! </div><div>Soprattutto in una città dove la morte ti si piglia quasi solo per vecchiaia, malattia o incidente stradale.</div><div>E infatti, ogni volta che sento le sirene spiegate delle volanti, ogni volta che le vedo sfrecciare come proiettili davanti all'ufficio per inchiodare 10 metri più su, rischiando di incorporare all'asfalto pezzi sparsi di incauti passanti, mi ritrovo a pensare che no, quello là fuori non è il mondo reale, ma una bella sparatoria sul set cartonato di un gangster-movie di Scorsese.</div><div>Rifuggo in maniera perentoria l'idea che una delinquenza che necessiti di un tale squadrone di graduati ululanti per essere estirpata, la si trovi anche qui, nella mia città di 20.000 anime, dove la notte è sempre stata solo delle passeggiate in solitaria ai giardini del Castello e delle foto ai gatti randagi del Duomo.</div><div>Ora, volete farmi credere che anche qui la notte bisognerà uscire in branco o non uscire affatto?!</div><div>Ma perfavore!</div><div></div><div>"Il padrone dei polsi" dice calmo il mio capo dopo aver ascoltato con attenzione rassegnata la mia invettiva contro le esagerazioni dei benpensanti,<br />"ha appena accoltellato un suo collega di spaccio la cui madre, tra parentesi, è stata arrestata in Marocco il mese scorso per traffico internazionale di armi."</div><div></div><div>"Ah."</div><div></div><div>Devo ammettere che questo non me lo aspettavo, cazzo.</div><div>Non che mi convinca, comunque, ma convince di sicuro la città, che ha finalmente trovato i piccoli, sicuri bassifondi cui guardare per darsi un tono di rispettabile alterità da essi.</div><div></div><div>Ai miei occhi ostinatamente aperti sulle sproporzioni, questo episodio rimane la classica eccezione a conferma di quel "quasi solo per malattia..."</div><div>Ciò nonostante, in momenti come questo, mi assale il dubbio di essere forse un tantino sprovveduta. </div><div>Mi rendo conto con dolore della lentezza refrattaria con cui la mia mente afferra i cambiamenti dell'universo sociale che la circonda.</div><div>Di colpo sento di essere affetta da una perfetta, irrinunciabile e anacronistica ingenuità morale, e mi diviene chiaro, senza possibilità di dubbio, che se vivessi in una qualunque metropoli del resto del mondo mi trasformerei in cadavere ancor prima di aver capito dove sta il carrello della spesa ai Grandi Magazzini del quartiere.</div><br /><div><span class="Apple-style-span" style="color:#ffffff;">..</span></div></div></div></div></div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-64715164122855938802009-12-25T14:59:00.000+01:002009-12-28T15:44:22.379+01:00It's ok,you can quit today...<span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Quest'anno, sotto l'albero, 7 regali meno uno. </span></span></span><div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Good night, little fucker.</span></span></span></div><div><br /></div></div><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Ccy9e6FffzI&hl=it_IT&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/Ccy9e6FffzI&hl=it_IT&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-41747875432488279002009-11-05T21:25:00.008+01:002011-07-19T18:04:59.004+02:00Ganbarimasu!!Oh beh...pare che da oggi io sia a tutti gli effetti una studentessa di lingua e cultura giapponese.<div>Questo dovrebbe voler dire che la tanto odiata Legge dell'Ormai, incubo e mannaia umorale di tanti sventurati post-trentenni, in realtà è una bufala colossale creata a motivo e scopo di un imperdonabile autoinganno: se nel vivere sbaglio binari, tempi, modi, distanze, sono io che pago; ma se nel distribuire i dettami del percorso sbaglia la vita, alla fine sono sempre io che devo restituirmi il maltolto.</div><div>Tanto vale farlo.</div><div>Molti auguri a me.</div><div><br /></div><div><a href="http://www.celso.org/home.html">http://www.celso.org/home.html</a></div><div><span class="Apple-style-span" style="color:#FFFFFF;">..</span></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-19330545094035724382009-08-26T18:58:00.012+02:002009-08-29T16:03:26.246+02:00Anniversario<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhbEOqyy1H6oYXUNF9vtymU6zi6pks82Lz7oGHll9MIr1Xmy9Om-pfUapfycq6Ho9UCpnIecbwqtT3V0FAaRgDOwMgHXeUJsGZ03rWZt4yKZ4YhcDAbAdLwvhr7F2SYAUuAqr_LHlH4zs/s1600-h/il+palo+sul+torrentello.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 278px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhbEOqyy1H6oYXUNF9vtymU6zi6pks82Lz7oGHll9MIr1Xmy9Om-pfUapfycq6Ho9UCpnIecbwqtT3V0FAaRgDOwMgHXeUJsGZ03rWZt4yKZ4YhcDAbAdLwvhr7F2SYAUuAqr_LHlH4zs/s400/il+palo+sul+torrentello.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5375061154866147778" /></a><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Quando il tronco si spezzò sotto i miei piedi, </span></span><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">nè l'amore nè l'equilibrio furono sufficienti, </span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">potei solo cadere.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Ma dal modo in cui cadi puoi decidere la vita delle cose che ti circondano.<br /></span></span><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Io caddi lentamente, trascinando con me i campi di meliga e il torrente e la mia canna da pesca e la luce negli occhi di mia moglie.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Caddi senza freno, con le braccia spalancate e un sorriso riconoscente.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">Ora riposo nella fatica di mio figlio.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="color:#666666;">E mia figlia si ricorda di me.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';color:#333333;"><br /></span></div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-46761840060600455802009-07-07T11:36:00.029+02:002010-07-13T19:37:01.990+02:00A season to everything<div align="center"><br /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Rq9JUDgjp_Y&hl=it&fs=1&"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/Rq9JUDgjp_Y&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><div style="text-align: center;"><br /></div> </div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">A volte capitano cose che nell'economia di un'intera esistenza possono sembrare insignificanti, ma che (contro ogni logica) ti fanno pensare, anche se solo per 2 ore, di essere stato baciato da una buona stella.</span></span><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">A volte, per giunta, capitano quando ne hai davvero tanto bisogno.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Arriviamo ad Asti, io e mio fratello, in tempo per mangiarci una pizza vicino a Piazza della Cattedrale; in un trionfo di sobrietà culinaria, lui si fa una bufala con salamino piccante, io opto per una prosciutto crudo e ananas.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Quando usciamo dalla pizzeria, già si intravede stampata nell'aria l'impronta del disastro, ma noi coraggiosi ascoltatori di concerti non vi badiamo, e ci dirigiamo verso il palco accompagnati dalle prime gocce di pioggia, che però, forse infastidite dalla nostra indifferenza, presto si tramutano in un inferno scrosciante contrappunto di lampi, tuoni, fulmini e sferzate di vento a 3000 nodi orari.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">A questo punto mio fratello si dichiara soddisfatto della serata (le 3 canzoni di Ettore Giuradei, in apertura, lo hanno, per dirla in maniera pertinente al quadro ambientale, folgorato!) e abbandona il campo da gioco, mentre io rimango sola e buonina sotto gli archi a sesto acuto del Portale Pelletta, assieme a una sparuta compagnia di fans in trepida attesa.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style=" ;font-family:'trebuchet ms';font-size:small;">Ora, come ben saprete, di solito in ogni situazione critica c'è sempre almeno un coglione in aria di tentare la buona sorte...il tipo d'uomo che in mezzo a 50 persone pigiate negli unici 10 mq di copertura dell'isolato, se ne esce ad esempio con la frase: "eh, certo che se il vento cambia direzione son cazzi x tutti!!".</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Dopo 5 minuti, inevitabilmente bagnati come pulcini, stiamo ancora aspettando notizie dall'Alto, che puntualmente arrivano sotto forma di emissario del Dio del Rock, il quale, preso a compassione, decide di ripagare la nostra caparbietà con un regalo inaspettato...</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">"Niente rimborso" dice l'emissario del Dio del Rock "il concerto si fa dentro"</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">"dentro DOVE?" chiediamo noi perplessi, già immaginandoci l'espressione sconvolta del Crocefisso dell'Altar Maggiore sull'assolo di Eight Miles High.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">"SEGUITEMI" risponde misterioso lui.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">DENTRO,ovviamente e purtroppo, non è l'interno della Chiesa, ma uno stanzino da oratorio nel retro della sagrestia, sporco, desolato, impregnato di un tasso di umidità del 120%, nel quale dopo qualche gomitata e una sediata sugli stinchi, riesco a conquistare l'abituale posizione proibitiva, in piedi, dietro al solito tarantolato che si sposta in continuazione ostruendomi la visuale, ma abbastanza vicino da permettere all'amata fuji di conservare un ricordo indelebile di quelle due ore preziose.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Roger McGuinn arriva quasi subito.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Ha l'aria di pensare che abbiamo aspettato abbastanza e il sorriso sornione di chi ha voglia di farci sapere che non l'abbiamo fatto invano.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Pare sia stato lui a suggerire agli organizzatori di spostare lì il concerto...del resto la generosità, a un artista, non la insegni...</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Lascio alla Fuji e alla sua video-testimonianza, il compito di descrivere l'indescrivibile, perchè in effetti, dal momento in cui McGuinn è entrato in quello stanzino, si è seduto su quella sedia scalcagnata, e ha posato le dita su quelle 7 corde, io non ci ho capito più granchè.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Q</span><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">uando sono uscita, fuori pioveva ancora. Ferma, nella piazza, ho chiuso gli occhi un attimo, come l'ospite di Carver che guida la mano del cieco a disegnare i contrafforti della Cattedrale mentre la mano del cieco lo guida a spingerli verso l'indefinito.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Aveva ragione Carver, naturalmente.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;">Non c'è bisogno di riaprirli per sapere che sei appena stato parte di qualcosa di grandioso.</span></span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';"><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;"><span class="Apple-style-span" style="color:#FFFFFF;">.</span></span><span class="Apple-style-span" style="font-size:small;"><span class="Apple-style-span" style="color:#FFFFFF;">.</span></span></span></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-71500638232993942062009-06-05T09:19:00.016+02:002011-07-18T10:54:58.837+02:00Lo stato delle cose<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmmTiEb0vkJQYH-TyZtq-mdcYfHL-90Uk-FDH3e6o1IystTACCkJOWOgPaAa_txdrOGqPBPIRIZyU0oPVZe4yVG52LkqZZXjiz-IBKBaoXdGJZdsxFDOz4QIgVPj0MDoZffdbK__WSqTI/s1600-h/05.jpg" onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 240px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmmTiEb0vkJQYH-TyZtq-mdcYfHL-90Uk-FDH3e6o1IystTACCkJOWOgPaAa_txdrOGqPBPIRIZyU0oPVZe4yVG52LkqZZXjiz-IBKBaoXdGJZdsxFDOz4QIgVPj0MDoZffdbK__WSqTI/s320/05.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5343866699389401026" /></a>Lo stato delle cose ti coglie quasi sempre senza preavviso.<div><div>Il dado lanciato si ferma, la sua faccia porta inciso su di sè il prezzo della comprensione, limpida e violenta. Come la fine, sempre irreversibile.<div><div>Lo stato delle cose è la resa del cambiamento, il dormiveglia del coraggio, lo spettacolo del burattino che inciampa sempre nello stesso filo.<div>E' la cenere negli occhi, la parte di colpa altrui che pesa sulle tue spalle, la nemesi dei tuoi sbagli pagati sempre senza sconto.</div><div>Ed è il ragno che pur di non uscire dal buco muore di fame, è il folle che urla in faccia al diavolo sulla collina e non vede, e non sente, dietro di sè, la mano che gli accarezza la nuca, è il vigliacco che si chiude dentro la scatola e punta il dito contro la prigione della vita.</div><div>E' la parola senza il suo dispiegarsi, il muscolo atrofico del velocista, l'anarchico senza la sua bomba e il finto anarchico che predica rispetto col fucile puntato sul vicino di casa.</div><div>Lo stato delle cose è il viaggio di Don Chisciotte, il sottosuolo dei ricordi, la confessione della maschera, il giaguaro nel carcere dove il mago della piramide di Qaholom aspetta l'arrivo della fine.</div><div>E' l'attesa inerte del debole per un miracolo che non ha cercato, che non ha inseguito, per cui non ha lottato, che non ha costruito con la fatica delle sue mani.</div><div>Che non merita.</div><div>Il miracolo ingiusto che comunque, puntualmente, arriva.</div><div>Lo stato delle cose è il valore del tempo che ti viene rubato, perversa contraffazione del sentirsi vivere, del sapersi assieme, finzione egocentrica dell'amare, abbandono annunciato.</div><div><br /></div><div>Lo stato delle cose sono io, io soltanto, che conto le macchie del giaguaro affacciata al balcone.</div><div><br /></div><div>Lo stato delle cose, qualunque cosa tu faccia, quasi sempre senza preavviso, ti coglie.</div><div>Ancora.</div><div>E ancora.</div><div>E ancora.</div><div>E ancora...</div><div>Non c'è giustizia nè morte che possa fermarlo.</div><div><span class="Apple-style-span" style="color:#FFFFFF;">..</span></div><div><br /></div></div></div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-86723307880327891292009-05-21T03:54:00.005+02:002011-07-19T18:11:09.590+02:00Un Libro Al Giorno<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdfwfsVblN1uhcvaM10xIrcB7R2MWJbQAjdYExyAs9Yp-NyVZR-IPzscgT4LDEUilNDP9dlMl0D7d5AsiNTUJBc1UGpKlm_d4bzZB7_Xor8PCeTYy6VigK_JS4kk23p6vYxr8oG2l8yqw/s1600-h/cigare.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5338098573601081266" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 167px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdfwfsVblN1uhcvaM10xIrcB7R2MWJbQAjdYExyAs9Yp-NyVZR-IPzscgT4LDEUilNDP9dlMl0D7d5AsiNTUJBc1UGpKlm_d4bzZB7_Xor8PCeTYy6VigK_JS4kk23p6vYxr8oG2l8yqw/s320/cigare.jpg" border="0" /></a>Mi chiedo se il tempo, inteso come possesso di uno scorrere che sia solo tuo, che non tradisca le aspettative e che non possa esserti sottratto a forza dalla casualità della vita, sia semplicemente una portata in più nel cestino da picnic che ti forniscono alla nascita, o se sia qualcosa su cui possiamo avere il pur minimo potere decisionale.<br /><div>Nel mio passato di accanita lettrice-bambina, poche immagini mi hanno spaventata tanto come la caccia notturna dei Signori Grigi di Michael Ende, cinerei spettri che se ne andavano in giro avvolti nel fumo dei loro sigari-vita rubando agli uomini tutto il loro tempo.</div><div>Ho provato una sensazione simile domenica scorsa, quando in un servizio sul salone del libro di Torino, un giornalista ha dato voce ad alcuni giovani imprenditori che propagandavano un corso finalizzato a insegnare alla gente a "leggere velocemente".</div><div>Fino a un libro al giorno, addirittura!!!</div><div>Il tutto mentre io, con studiata e goduta lentezza, preparavo luculliani pasti a base di pentolate di ragù, teglie di lasagne e vassoi di sarde a beccafico da conservare nel freezer per giorni migliori.</div><div>Mi sono venuti i brividi.</div><div>D'altronde può essere che nonostante l'aberrazione semantica (leggere velocemente?!!!), questi aspiranti gestori del tempo altrui non stiano affatto sprecando il loro.</div><div>Io, invece, come ho brutalmente scoperto qualche ora fa, domenica ho cucinato 8 ore per qualcuno che non accompagnerà più nessuno dei miei pranzi domenicali, nessuna delle mie cene settimanali.</div><div>Il sigaro, intanto, si è consumato un altro po'.</div><div>Decisamente ho sbagliato qualcosa.</div><div><span style="color:#ffffff;">..</span></div><div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-90788774694633773722009-03-24T15:57:00.001+01:002011-07-19T19:28:19.255+02:00North Star Deserter<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht_lLz_itXrUapCPlIjN65bmc_I9O2ZY5sNTwVFkLRRdy_MWbLwQSieqB1__wSTU8aidL0UbBHZfoBJCxbqhsyA0rD5ZtAAHISbRzlmstfTxsn4ocRidgVDmmRuMunW1qwJ-uFwXCu-qQ/s1600-h/vic.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5316774001007351490" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 313px; CURSOR: hand; HEIGHT: 233px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEht_lLz_itXrUapCPlIjN65bmc_I9O2ZY5sNTwVFkLRRdy_MWbLwQSieqB1__wSTU8aidL0UbBHZfoBJCxbqhsyA0rD5ZtAAHISbRzlmstfTxsn4ocRidgVDmmRuMunW1qwJ-uFwXCu-qQ/s320/vic.jpg" border="0" /></a>Disgraziate situazioni lavorative, e dobbiamo percorrere in totale 280 Km per vederlo.<br />Andata.<br />Ritorno.<br />Io, Mr. Calo e la CA.GA 700 persi e dispersi nel buio delle higways milanesi.<br />Arrivati a Milano ci facciamo una pizza con Natalia e Filippo e ci avviamo con loro verso il Magnolia, oasi musicale metropolitana adagiata di fronte a un impolverato Luna Park che al Calo ricorda Coney Island, a me Stephenkinghiani racconti di pagliacci assassini.<br />Entriamo nel locale e ce lo troviamo davanti, Vic Chesnutt, e a vederlo da vicino è impressionante quanto sia minuscolo...gracile e contorto che pare un tronco d'albero spaccato dal fulmine.<br />Mentre ascoltiamo gli Elf Power fare il loro onesto lavoro di apripista, Vic si intrattiene amabilmente con Filippo, il quale forte del suo rapace istinto da Lester Bangs riesce a strappargli svariati minuti di umanità che condividerà con noi a fine concerto.<br />Si inizia, come da copione, con Mistery, e si finisce con una bellissima versione di Everybody Hurts, sentito omaggio all'amico e mecenate Michael Stipe.<br />Difficile descrivere il calore, la fragilità, la potenza...l'enormità, insomma.<br />Non ci provo nemmeno.<br />Ripartiamo, correggiamo la rotta un paio di volte, arriviamo ad Acqui alle 3:04 a.m.<br />Disgraziate situazioni esistenziali, e io non dormo da un mese.<br />Naturalmente oggi ho un aspetto orribile, lo sbadiglio incontrollato, 3 metri di borse sotto gli occhi.<br />La prima strofa di Warm, ancora nello stomaco.<br />E ho detto tutto.<br /><span style="color:#ffffff;">..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-50963047177876018742009-03-23T17:19:00.001+01:002010-08-14T22:29:53.224+02:00Ossi di Luna<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfDwz-wO1cAyVELh8VBlCs9TZWKaRzOV2Qo2XwDiHzv2lEHJvYjTveIpWTrC-9bU8UUhAc2FkC-lPiNlwunZ-mdacaIuiVryh1A6HLO3qaRuFa25jviNnvt9B60Qzv9gvUHPQyL4LEsUw/s1600-h/fazi_-_ossi_di_luna.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5316419892465119218" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 150px; CURSOR: hand; HEIGHT: 210px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfDwz-wO1cAyVELh8VBlCs9TZWKaRzOV2Qo2XwDiHzv2lEHJvYjTveIpWTrC-9bU8UUhAc2FkC-lPiNlwunZ-mdacaIuiVryh1A6HLO3qaRuFa25jviNnvt9B60Qzv9gvUHPQyL4LEsUw/s320/fazi_-_ossi_di_luna.jpg" border="0" /></a>Sarà perchè ho finito da poco Bolano e l'istinto del paragone, se pur su intenti letterari così diversi, esige la sua vittima sacrificale.<br /><div></div><div>Sarà perchè ho sempre detestato, in letteratura come nella vita reale, le facili autogiustificazioni morali ( "ti ho ferito ma l'ho fatto per il tuo bene", " ti lascio perchè non ti merito", "ti abbandono nella merda perchè non posso fare altro"...). </div><div>Sarà perchè detesto anche, in letteratura come nella vita reale, la superficiale inadeguatezza del punto di vista...la supponenza del peccatore che, per sua fortuna, non si troverà mai a poter commettere il peccato di cui parla. </div><div>O solo perchè ancora mi piace provare il gusto della folgorazione quando nel racconto, dopo pagine e pagine di lettura appassionata, mi viene svelato quello che dovrebbe essere un vero mistero... </div><div>Sia come sia, Ossi di Luna, di Jonathan Carroll, è stato una lettura deludente. </div><div>Ho comprato questo libro a caso, alla fiera di Torino, perchè: </div><div>1. La copertina e il titolo erano belli. </div><div>2. Terry Gilliam (che adoro) è suo grande fan, e sul retro, Stephen King e alcuni altri critici si sbrodolavano in complimenti di vario genere..."terrificante", "immaginifico", "spettacolo di magia", il fantasy come non l'avete mai letto...etc...etc... </div><div>Ora, riconosco che la comparazione tra Carroll, che fa narrativa di puro intrattenimento, e uno scrittore della taratura di Bolano, è vile e inopportuna, ma la realtà è che non considero Ossi di Luna nemmeno una valida alternativa agli intrighi massonico-clericali di Dan Brown o all'intensità terrorifica suscitata da Alice nel Paese delle Meraviglie.<br />Dove sono, insomma, l'originalità, la sorpresa, l'incanto narrativo, se dopo la prima ventina di pagine, avevo già capito dove l'autore voleva andare a parare, identificato le doppie chiavi di lettura di tutti i personaggi, e intuito che il punto di arrivo sarebbe stato un fastidioso climax di catartica assoluzione per la (perfetta fin quasi alla nausea) protagonista?! </div><div>Non bastano la creazione del Ragazzo Mannaia, di Jack Chili, dei Pesci Yasmuda, a rendere avvincenti le vicende narrate...non basta un'invenzione, se pur brillante, a rendere credibile un intero inventato. </div><div>Mi chiedo, quindi: perchè diavolo Terry Gilliam e Stephen King hanno trovato l'universo di Carroll così stupefacente?!! </div><div>Mi rispondo:<br />- forse ho frainteso qualcosa e questo romanzo non è così banale come sembra.<br />- forse sono intelligentissima e non l'ho mai saputo. </div><div>- forse loro erano strafatti di peyote quando l' hanno letto. </div><br /><div>Traete voi le vostre conclusioni, io, naturalmente, vado a mettermi in coda per il Nobel.</div><div><span style="color:#ffffff;">..</span></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-8551371887241722762009-03-04T13:44:00.000+01:002009-03-04T15:24:47.643+01:00Errata Corrige<p align="center"><object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/l1KE7B7GzCw&hl=it&fs=1"><param name="allowFullScreen" value="true"><param name="allowscriptaccess" value="always"><embed src="http://www.youtube.com/v/l1KE7B7GzCw&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object></p><p><br />Eh, si, ci sono cascata anch'io.<br />Anestetizzata ormai dalla quantità immane di figure di merda a cui Berlusconi ci ha abituati nel corso degli anni, ho subito prese per buone le parole del presentatore di Canal Plus che mal interpretandone il labiale lo rende impietoso oggetto di scherno e derisione agli occhi del mondo intero.<br />Ma ecco, dimostrando un' incredibile padronanza nell'esercizio della dialettica socratica, il Premier ha subito smascherato la malafede del sedicente giornalista capovolgendo l'antitesi nel paradosso, e portando alla mercè di tutti la cristallina verità:<br />lui non ha mai detto "ti ho dato la tua donna", ma bensì "ho studiato alla Sorbona".</p><p>Berlusconi, quindi, come Richelieu, Marie Curie, Honorè de Balzac e Giuseppe Ungaretti.<br />Che dire...<br />Un battutista nato.<br /><span style="color:#ffffff;">..<br /></span><br /></p>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-78608566618520270242009-03-04T10:12:00.002+01:002011-07-18T11:04:12.708+02:00I Deserti di Sonora<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJd2wenKjn4Mqcsf7MCcrejaGduQgr1D3_4-boONXx54mVoFqCQv3eb-gQ58_VRTNf4GC1FMV7E0b9ZIhETrJDQHC7nMMXJj9cJ04iKlRsaVVk50lmJTpZw2vwt24SMpjF8D52lhTV7Rc/s1600-h/bolano.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5309274857957679650" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 126px; CURSOR: hand; HEIGHT: 198px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJd2wenKjn4Mqcsf7MCcrejaGduQgr1D3_4-boONXx54mVoFqCQv3eb-gQ58_VRTNf4GC1FMV7E0b9ZIhETrJDQHC7nMMXJj9cJ04iKlRsaVVk50lmJTpZw2vwt24SMpjF8D52lhTV7Rc/s320/bolano.jpg" border="0" /></a>"La preghiera delle ossa.<br />L'anelito della salute.<br />La virtù del pericolo.<br />La forza dei dimenticati<br />I limiti della memoria.<br />La sagacia delle piante.<br />L'occhio dei parassiti.<br />L'agilità della terra.<br />Il merito del soldato.<br />L'astuzia del gigante.<br />Il buco della volontà."<br /><br />A mio avviso 11 buoni motivi ( ve ne sono molti altri, in realtà ), per leggere "I Detective Selvaggi", di Roberto Bolano (Santiago del Cile, 28 aprile 1953 – Barcellona, 14 luglio 2003) , edito da Sellerio.<br /><br />La storia, in breve, è quella dei due poeti-detective del titolo e del viaggio che intraprendono attraverso l'America Latina, alla ricerca di Cesarea Tinajero (fondatrice dell'immaginaria avanguardia poetica di cui fanno parte, il "realvisceralismo").<br />Lunghissimo, diviso in 3 parti, mentre nella prima parte sembra essere "solo" un più che godibile romanzo generazionale, dalla seconda in poi si trasforma in qualcosa di completamente diverso.<br />Dopo la rocambolesca partenza dei due poeti da Città del Messico, Bolano frantuma violentemente il filo della narrazione e sovrappone, a quelle dei protagonisti, le voci del gran numero di personaggi che hanno avuto a che fare con loro nei vent'anni successivi, generando un senso di sorpresa e rivelazione simile (mi piace immaginare) al getto d'acqua fredda sulla faccia di Helen Keller nel film Anna dei Miracoli.<br />La trama principale si destruttura e si moltiplica in decine di sottotrame ugualmente importanti, che ruotano attorno a storie di architetti internati in manicomio e prostitute bambine, screanzati editori senz’arte né parte e sprovveduti prigionieri nelle carceri israeliane, fantasmi di poetesse morte adolescenti e tristi fotoreporter persi nella guerriglia Liberiana, intrepidi critici letterari sfidati a duello e marinai accampati in città-dormitorio nelle grotte della Francia occitana...<br />Voci costrette ad un gioco delle parti in cui, all'improvviso, gli indagatori diventano ( malamente ) indagati.<br />Voci scomposte ed egocentriche, che usano i racconti sui due poeti per spostare il soggetto narrativo su sè stesse, prepotentemente chiedendo e ottenendo un ruolo da protagoniste all’interno dell’ ”indefettibile" commedia (o tragicommedia) umana, nello stesso modo in cui potrebbe chiederlo e ottenerlo la mia voce, o quella del mio vicino di casa, o quella altrettanto autorevole del mio cane.<br />Così, lentamente, il generazionale diventa universale, e Bolano, non pago dei già molti strumenti linguistici offerti dalla prosa, prendendo a prestito dalla poesia la potenza evocativa, l'irresistibile musicalità metrica, compone l'universalità in un romanzo surreale e biografico, raffinatamente colto e ironico, commovente e mai ruffiano, che richiede, per lunghezza e intensità, dedizione mentale assoluta e una buona dose di fatica fisica, ma regala in cambio la certezza finale di non averle sprecate.<br /><br />E non è poco.<br /><br />Metteteci mesi, anni anche,ma leggetelo, se potete.<br /><br />Io, dal canto mio, avessi abbastanza coraggio, abbastanza sfacciataggine, o più semplicemente abbastanza fiducia nella gente, smetterei di vendere cubi di cemento e aprirei un locale dipinto di azzurro con una finestra affacciata su un lenzuolo steso, dove riuscire finalmente a ridurre la distanza tra l'attesa e la vita.<br /><br />Probabilmente, lo chiamerei Los Calamares Felices.<br /><span style="color:#ffffff;">..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-37130907092473127622009-01-28T15:22:00.002+01:002011-07-18T11:25:20.213+02:00Little Fairy Tale of Broccoli<img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5296726273010322258" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 301px; CURSOR: hand; HEIGHT: 241px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhCDLc72SCFO4jVouPW-cJUEuoHnXdJ-Ikakyfk2n6RBh73LP8OWxmgbBXFTyY-CgLRh3RobY7Tu1Ia1nSVrQ9yHYtERUP2u_DbGF0RUa29MJPRnkqdPFiA9Q1Zp-RT5RYpDhl4D1g2QQ/s320/050_AB10284~Mucca-che-salta-sulla-luna-Posters.jpg" border="0" />Quando avevo più o meno 5 anni, e le parole degli adulti suonavano ancora nella mia testa come qualcosa di sinuoso e misteriosamente intrigante, mi convinsi che i <span style="color:#009900;">BROCCOLI </span>fossero non già un ortaggio verde e puzzolente, utilizzato per lo più in ricette culinarie di raffinata bontà, ma bensì una rara specie bovina abitante in gran segreto nell'alloggio dei miei nonni materni, che dal mezzo metro lineare in su, appariva allora come un antico labirinto traboccante di stanze enormi e piene di novità stupefacenti. <div><div>La camera dove vivevano i broccoli, era oltre il lungo corridoio ad angolo, oltre la ricca dispensa e la cucina dove la domenica i tortellini in brodo arrivavano ancora in tavola nella zuppiera di porcellana bianca, e a quanto mi era stato raccontato, la mia bisnonna argentino-piemontese l'aveva abitata per molto tempo prima di trapassare serenamente lasciandola per sempre in eredità ai maculati bovini.</div><div>Per quel che ne sapevo, anzi, i broccoli potevano essere arrivati lì con lei.</div><div>Quando a 15 anni il bisnonno Juan (di almeno 26), l'aveva strappata all'irriverente fatalismo della povertà contadina e l'aveva prima sposata, poi condotta per mare fino all'opulenza delle gastronomie Acquesi, poteva averli portati con sè da quella lontana terra straniera chiusi nel foulard a fiori o in una tasca della gonna.</div><div>Comunque, che fossero arrivati dall'Argentina o da un buco nero dello spazio, i broccoli ora vivevano in quella gigantesca e buia camera da letto in Corso Bagni 82.</div><div>A poco servivano le innumerevoli, silenziose poste davanti all'uscio, o gli agili scatti felini nell'aprirlo e precipitarmi dentro, volando oltre i 3 scalini che scendevano all'interno...non riuscii mai a cogliere un solo movimento sospetto: una coda che spariva, un occhio che si chiudeva, uno zoccolo che si immobilizzava...</div><div>I broccoli, evidentemente spaventati dalla presenza umana, o forse solo infantile, si volatilizzavano non appena la mia manina invadente sfiorava la maniglia della porta.</div><div>Quando mia nonna abbandonò l'alloggio di Corso Bagni per trasferirsi in collina con noi, piansi notti intere all'idea che qualcun altro si impossessasse così facilmente e senza merito del mio branco di broccoli.</div><div>Ancor più mi disperai quando seppi che il proprietario dello stabile aveva iniziato un'imponente opera di ristrutturazione speculativa su tutti gli alloggi...cosa ne sarebbe stato dei broccoli quando i suoi scagnozzi avessero distrutto a martellate il loro habitat di pavimenti esagonali e finestre di legno bianco?</div><br /><div>In effetti, non seppi mai cosa ne fu di loro.</div><div>Ma non dubitai mai della loro esistenza.</div><br /><div>Nei miei ricordi, quello fu senza dubbio il periodo più sereno di tutta la mia vita: vivevo in quel luogo miracoloso senza legami nè regole, laddove ora vedrei mucchi di ciarpame da riordinare allora trovavo colore e nascondigli sicuri, e se venivo attirata dal rosso delle ciliegie che pendevano a grappolo da uno scaffale della dispensa, nonostante gli ammonimenti degli adulti sui pericoli della vita domestica, non ero certo così pavida da non decidere di arrampicarmi su uno sgabello barcollante per farle coraggiosamente mie!<br /></div><br /><div>Riconosco ora, che diventare adulti porta con sè alcuni meravigliosi vantaggi, tra i quali saper distinguere con sicurezza un grappolo di ciliegie mature da uno di spagnolini calabresi appesi ad essiccare.</div><div>Invece, dovendo scegliere, chi vorrebbe mai avere in camera da letto una cassetta di verdure maleodoranti anzichè una mandria di mucche invisibili?!</div><br /><div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-68784361371831770382008-12-25T11:50:00.001+01:002009-07-15T16:14:18.331+02:00TradizioniRientro ora, stravolta e ubriaca, dall'amato e sempre atteso pranzo natalizio di casa Lanero, che ha compreso i soliti 12-13 antipasti, tortellini in brodo di cappone, cappone con bagnetto, anatra all'arancia, irrinunciabile fettina di formaggetta con mostarda, frutta secca (comprensiva del paradisiaco "sandwich" fico secco e noci), 2 paste dolci, un pezzetto di torrone, caffè e un ottimo punch alla china.<br />Come da tradizione, era tutto superlativo.<br />Come da tradizione, non ho detto di no a niente.<br />Inutile dire che ne sono molto fiera.<br /><br />Kurisumasu omedetou a tutti.<br /><span style="color:#ffffff;">..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-42515505512412107452008-12-16T22:01:00.000+01:002013-03-17T21:22:03.725+01:00Il cielo stellato sopra di me...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKccg6yZ45BRe3jx-uqtMSXp6yJHeSHfxLgftwdwyv8K2-l5W1Bhk-xAN3TdXkFwnd77K0kUBU-9u6WhJupKZenlV7pfLsak-PkPHEzmAXIs4bui8v4v5ter3yp6JiUXTrlDgK9WLXHO8/s1600-h/BM_kissing.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5280883005134160690" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKccg6yZ45BRe3jx-uqtMSXp6yJHeSHfxLgftwdwyv8K2-l5W1Bhk-xAN3TdXkFwnd77K0kUBU-9u6WhJupKZenlV7pfLsak-PkPHEzmAXIs4bui8v4v5ter3yp6JiUXTrlDgK9WLXHO8/s320/BM_kissing.jpg" style="cursor: hand; float: left; height: 181px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 320px;" /></a> Avete presente quel giochino enigmistico sulla capacità di osservazione in cui devi fissare due immagini per qualche secondo e poi coglierne le varie uguaglianze e le varie e variamente incisive differenze?<br />
<br />
Magari nel paese del G.F. si potesse fare la stessa cosa con la legge morale!<br />
<br />
<div>
<div>
In tal caso, forse, le menti illuminate della Commissione di Vigilanza Rai, concentrandosi per bene in un pur disumano sforzo di obiettività, si sarebbero DAVVERO accorte delle differenze sostanziali tra le immagini moralmente pericolose e quelle incorrotte e pure scagliate a casaccio nel palinsesto televisivo italiano. </div>
<div>
<span style="color: white;">..</span>Qualcuno di loro, ad esempio, spostando il baricentro prospettico dall'una all'altra immagine, avrebbe certo lasciato perdere un'innocua limonata tra cowboys, e si sarebbe preoccupato a morte di tenerci lontani dall'annuale istigazione all'infanticidio perpetrata tranquillamente dalla pubblicità natalizia Bauli.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/5Pk0dKCBnIg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br /></div>
</div>
<span style="color: white;">..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-85164227179335410902008-11-28T15:59:00.001+01:002010-07-22T18:48:02.948+02:00Neve<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRCLF0F-pRBeVaLjFHrYkdVF-AOtQtL62iSDdjiPXIXt62BTaUfU9pAdeRXwV7ZB7l3aek4BgYbVvk-kBXAZhFFwGYxabzBEu87cuvhsKSBr4SBJScHO5IWwj3JCsB8A1A0UiXzjhYDx8/s1600-h/neve+novembre2008+(5.1).jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5274183023921611090" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 320px; CURSOR: hand; HEIGHT: 240px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRCLF0F-pRBeVaLjFHrYkdVF-AOtQtL62iSDdjiPXIXt62BTaUfU9pAdeRXwV7ZB7l3aek4BgYbVvk-kBXAZhFFwGYxabzBEu87cuvhsKSBr4SBJScHO5IWwj3JCsB8A1A0UiXzjhYDx8/s320/neve+novembre2008+(5.1).jpg" border="0" /></a>La capacità di trasporre immediatamente il lirico nel concreto mi è completamente estranea.<br />Come per il discorso su quantità e qualità, non so se ritenerlo un bene o un male, un lato poetico del mio carattere o la peggior disgrazia esistenziale, ma sta di fatto che il mio senso del pratico fa acqua da tutte le parti.<br />Per cui questa mattina, quando mi sono svegliata, guardando fuori dalla finestra con la mia tazzona di latte bollente in mano, nonostante lo scenario commovente ma climaticamente ostile, non calcolavo certo che per recarmi sul posto di lavoro avrei dovuto strappare brandelli di strada alla tormenta, indossando gli stivalacci di gomma e percorrendo quel mezzo Km che da casa mia arriva all'ufficio sommersa nella neve fino a metà ginocchio, tentando pure di evitare a balzelloni pericolosissimi le orde di deficienti senza controllo sui loro mezzi ruotati, e giungendo infine alla meta tutta bianca come una meringa per effetto del terribile controvento.<br />Com'è ovvio, il mio stoicismo è stato del tutto vano.<br />Nessun ardito compratore di case oggi ha avuto la temerarietà di avventurarsi fino alle soglie di via nizza civico 23.<br />In compenso, la mia disgraziata vena poetica esistenziale, mi ha almeno permesso di godermi con diabolico sogghigno lo "spettacolo d'arte varia" dell'uomo schiacciato da uno starnuto della natura, il circo massimo degli acquesi sprofondati nel più totale panico da cataclisma per quei placidi e meravigliosi 30 cm di neve.<br /><span style="color:#ffffff;">..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-12930971252488524242008-11-24T21:47:00.001+01:002009-07-03T00:15:57.232+02:00PrivilegiLa qualità delle cose (e dopo <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAc96U8gUAUSo5rfUmnm2t8TfOs5fQwartGzaAnlCOzU3TMgALRRSc43ofWquUSIDuC9QeXDFAijfSjlWoN7TEEgIX1Nb1TUMYlIYYO-p5yivSnjJNbfjpe1K8ge9KHfFxSKnoJHvecYE/s1600-h/00+001.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5273014671557432786" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAc96U8gUAUSo5rfUmnm2t8TfOs5fQwartGzaAnlCOzU3TMgALRRSc43ofWquUSIDuC9QeXDFAijfSjlWoN7TEEgIX1Nb1TUMYlIYYO-p5yivSnjJNbfjpe1K8ge9KHfFxSKnoJHvecYE/s400/00+001.jpg" border="0" /></a>innumerevoli elucubrazioni in materia non ho ancora capito se è un bene o un male), non necessariamente va di pari passo con la loro quantità.<br /><div><div>Ad esempio, può capitare di trovarti per caso una domenica sera al <a href="http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewProfile&friendID=395545248"><span style="color:#660000;">Maltese</span></a>, assieme al Calo e a un paio di amici, ad ascoltare il concerto country-rock di un frickettone sorridente di nome <a href="http://www.myspace.com/jonnykaplanandthelazystars"><span style="color:#660000;">Johnny Kaplan</span></a>, che nella sua vita musicale è passato attraverso collaborazioni occasionali con alcuni discreti musicisti di fama universale (keith richards, dee dee ramone, ben harper, wilco, nora jones....così, tanto per citarne un paio).<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQevfSyjeGY6Dga8u7oIK22KqwG37RJV0mlVtJiIfKIE0pzRNR_zIN5vr2KWmZo6eiNw_Gw-pspCElr_W6HePP3TMk2LiLvPkPNzSItfetaGO675HqnN0bLdzltw74e1Vc6E9-vkDQem4/s1600-h/00+023.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5273015211110722498" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; WIDTH: 387px; CURSOR: hand; HEIGHT: 289px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQevfSyjeGY6Dga8u7oIK22KqwG37RJV0mlVtJiIfKIE0pzRNR_zIN5vr2KWmZo6eiNw_Gw-pspCElr_W6HePP3TMk2LiLvPkPNzSItfetaGO675HqnN0bLdzltw74e1Vc6E9-vkDQem4/s400/00+023.jpg" border="0" /></a></div><div>Accompagnato da un bassista che non sa se sembrare un taleban o gesù cristo, da uno slide-guitarrista che pare il gatto Doraemon vestito da hippy, e da un ragazzotto prodigio reclutato qualche ora prima alla batteria, il buon Johnny suona, ringrazia, si assicura che ci stiamo divertendo, si fa offrire qualche sigaretta, si dilunga in un saggio fenomenologico sul chupito, sparacchia battute americanissime, ride alle nostre, e quando non esegue pezzi suoi, passa con disinvoltura da Neil Young a Tom Petty ai Byrds di Easy Rider, in una semi-improvvisata sessione elettrica che noi gente di gran senso nostalgico apprezziamo di cuore.</div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><span style="color:#ffffff;">..</span></div><div align="center">In poche parole...una serata di qualità.</div><br /><div align="left">Niente di strano, quindi, non fosse che laddove a rigor di logica il locale dovrebbe essere pieno, attorno al palco assieme a noi 4 ci saranno giusto altre 7-8 anime affini che assistono godute all'esibizione.</div><br /><div>Così, quando finisce il concerto e ti guardi attorno nella penombra rassicurante della sala, quantitativamente parlando, ti senti un povero stronzo abbandonato dal resto del mondo (che probabilmente nello stesso momento sta sbarellando davanti all'ennesima esibizione dell'ennesima cover-band del Liga in provincia), ma qualitativamente parlando sai di essere un maledetto privilegiato, e ti tieni ben strette quelle due ore domenicali di calore musicale e umano, quell'intimità comunitaria immediatamente condivisa con la rada e fortunata fauna seduta vicino a te.</div><br /><div></div><div>Peccato che con i 10 euro (con consumazione) dei privilegiati, i gestori dei locali non ci facciano la spesa al bennet.</div><div>Peccato che in termini di quantità, la qualità abbia sempre un prezzo troppo alto e che, di conseguenza, la quantità della qualità sia sempre più drasticamente esigua.</div><div></div><div>Ciò nonostante, ne resto una fedele fruitrice e sostenitrice, e ringrazio i ragazzi del Maltese che lo hanno invitato e il buon Johnny che con l'allegria di un Mark Olson ringiovanito ha suonato per noi nel salotto di casa. </div><div><span style="color:#ffffff;">..</span></div><div></div><div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-77245372203420496042008-11-07T00:17:00.001+01:002009-07-15T16:06:13.958+02:00Silvio lo sai...(o "Delle Cadute di Stile")<div><div align="center"></div><div align="center"><span style="color:#663366;"><a href="http://koyanisqatsi-calo.blogspot.com/2008/11/berluscobama.html">http://koyanisqatsi-calo.blogspot.com/2008/11/berluscobama.html</a></span></div><div align="center"><span class="Apple-style-span" style="color:#663366;"><br /></span></div><div align="center"><span style="color:#ffffff;">..</span></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><span style="color:#660000;"></span></div><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5265692937675706850" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 341px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijaJg8K2_0v-aKLLrRfyEhGrJ-AkdxduYznEccGNHLxTQesPkRcToq7aYtPsPAioAAUlbHlM4Ff6GkkOdZpOV6-jmCLucdjcIneaaxoY0aHitQF2KIty1OaT_YOFHI9brPK24sjP-4uA8/s400/BARACCONI.jpg" border="0" /></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-45673406869736493602008-10-30T09:57:00.003+01:002010-07-22T18:55:35.099+02:00L'Immagine più tristeLa politica, dicevo, mi annoia, o mi fa incazzare.<br />Ultimamente, più la seconda, direi.<br />Ho sempre pensato che i nostri politici non avessero abbastanza forza, abbastanza palle, abbastanza ingordigia per esaurire le risorse di questo paese gettandolo in pasto alla più nera crisi identitaria.<br /><div><div>Avevo torto.<br />Quindi, solo alcune constatazioni che hanno a che fare con la gestione del Pianeta Italia, e qualche link a voci molto meno approssimative della mia... </div><div><br /></div><div></div><div>1) Secondo l’<a href="http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/ocse-poverta/ocse-poverta/ocse-poverta.html">OCSE</a>, l'Italia, con balzo da leone, è salita al sesto posto in classifica per divario tra le classi sociali, surclassata solo da Messico, Portogallo, Polonia, Turchia e Stati Uniti.<br />Tempo al tempo! Non sia mai che ci mettiamo in competizione con gli amici ammericani, ma agli altri 4 possiamo senz'altro dare del filo da torcere.</div><div><br />2) Secondo il <a href="http://ilrusso.blogspot.com/2008/10/per-il-financial-times-litalia-di.html">Financial Times</a>, invece, la condizione dei mezzi mediatici in Italia si può definire come una “situazione nord-coreana”. </div><div>Solo? Pensavo peggio. Ma comunque chissenefrega, la credibilità dei TG e la realtà di parola e informazione sono l'ultimo dei nosri problemi, no? </div><div>NO??!!!</div><div></div><div>No. Infatti. Anche perchè, come si è visto,il passo che va dalla manipolazione dell'informazione all'evocazione delle forze dell'ordine nelle Università, è un passo da formica. </div><br /><div>3) Se pensate che i record italiani siano finiti, sappiate che la città di <a href="http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_21/fumo_diossina_3e4495ce-9f40-11dd-b0d4-00144f02aabc.shtml">Taranto</a>, grazie alle connivenze tra politici e industriali, risulta essere la città più inquinata di tutta l'Europa Occidentale, e chi commette l'imprudenza di partorire in quelle zone potrà finire sul Guinnes dei Primati come il primo genitore al mondo ad avere un figlio di 10 anni ammalato di tumore da fumo.</div><div>Per risolvere il problema, il nostro Governo prospetta la reintroduzione del nucleare su suolo italiano e rifiuta ostinatamente di aderire al pacchetto-clima contro le emissioni nocive proposto dall'UE perchè, dice, troppo oneroso per le imprese italiane...naturalmente l'Ilva di Emilio Riva ringrazia, e del resto Belusconi, bontà sua, non vive mica a Taranto.</div><br /><div>4) Intanto, preoccupati dalla sollevazione di massa di questi giorni," <a href="http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=18438">i Ministri dei Temporali</a>, in un tripudio di tromboni", vanno in tv a dirsi scandalizzati perchè in Italia, dal 1980 ad oggi, gli Atenei Universitari da 40 che erano sono diventati 95 (e qui viene quasi voglia di intonare "Contessa", canzone che cantata in un normale contesto democratico ho sempre trovato detestabile, come tutti gli slogan, ma che a sto punto..."Del resto, mia cara, di che si stupisce?/ anche l'operaio vuole il figlio dottore...")</div><div><br /></div><div>5) Conseguentemente a questo inammissibile proliferare di cultura, per evitare gli sprechi, i corsi inutili, il vergognoso subordine degli studenti ai sistemi clientelari, i Ministri dei Temporali, ben lungi dall'idea di prendere a mazzate i baroni, cancellare i Corsi Triennali in Manutenzione dei Peli del culo della Giraffa della Nubia, riorganizzare e ridistribuire i già pochi fondi a disposizione, sparpagliandoli ad esempio negli umidi scantinati dove i nostri ricercatori cercano di fare il loro malpagato lavoro, decidono di infliggere al mondo scolastico, accademico e a quello della ricerca tagli arbitrari per 8 miliardi di €. </div><div>Poi però (pensa che ridere!!) le università, se vorranno, potranno evitare la bancarotta trasformandosi in Fondazioni Private che nella migliore delle ipotesi faranno stipendiare i loro ricercatori in biologia ambientale dall'Ilva di Emilio Riva e quelli in medicina e farmacia dal Gruppo Menarini.</div><br /><div>Se non fosse abbastanza, cosa vedo oggi, navigando distrattamente nella blogosfera, all'interno di un servizio sugli <a href="http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-4/camion-spranghe/camion-spranghe.html">scontri studenteschi </a>di ieri in Piazza Navona?! (consiglio vivamente a tal riguardo la lettura dei <a href="http://anellidifumo.ilcannocchiale.it/2008/10/23/sostiene_kossiga.html">suggerimenti di Cossiga </a>all'inesperto Maroni appena qualche giorno fa...seguiti, verrebbe da pensare, pressochè alla lettera.)</div><div></div><div></div><div></div><br /><div>Vedo,dicevo, l'immagine più triste di questa triste e irrefrenabile corsa verso lo sfascio economico, sociale, culturale, ambientale...<br />La vedo lì, stampata sul monitor come uno schiaffo a mano aperta.</div><div></div><div></div><br /><div>E non è l'immagine del vampiro politico, del disastro ecologico, dell'orgogliosa e sbandierata ignoranza dell'italiano medio o della faticosa e soffocata sopravvivenza dell'italiano colto.<br />Non è nemmeno quella dei novelli squadristi che avanzano sulla folla con le loro belle spranghe tricolori alte nel vento.<br />A cose così, ormai, siamo abituati.<br /><br />E' invece quella di un povero Pinocchio di legno rubato ad un negozio di giocattoli della Piazza, utilizzato anch'esso per sdradicare a bastonate il malcontento dei manifestanti, e poi abbandonato in terra,<br />impotente,<br />spaventato,<br />contorto,<br />ignorato,<br />calpestato,<br />immobile.</div><p>Così, mentre guardo desolata Nùmenor e Atlantide sprofondare nel fuoco ed essere inghiottite dagli oceani, davanti al corpo esanime di questo burattino di legno di dimensioni quasi umane, mi sale un groppo alla gola, e l'unico pensiero che resta riguardo la politica è</p><div>VA BENE! TOGLIETECI PURE I SOLDI, LA CULTURA, LA DIGNITA', LA SALUTE, IL FUTURO NOSTRO E DEI NOSTRI SVENTURATI EREDI.</div><br /><div>LASCIATECI, PER FAVORE, ALMENO LE FAVOLE!</div><br /><a href="http://mmedia.kataweb.it/foto/3467782/pinocchio-di-legno-negli-scontri-in-piazza-navona"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5263017100025636482" style="WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 274px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbqiP0erbKGSquIrr7CXqqeIhuX_zcI1TmPeW3eJ-A3Lr8Zm6zw1zrYBgIPGMjFovohD5kV1Dk_W2lNjinGCCS4AmQ4ui0UtW4-JCLhxIqOBKWbuOHXytVgn9tQH4pmgp8NJgEzB95CyA/s400/pinocchio+(8).jpg" border="0" /></a><br /><div></div><div></div><div><a href="http://mmedia.kataweb.it/foto/3467782/pinocchio-di-legno-negli-scontri-in-piazza-navona"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5263017841722895634" style="WIDTH: 315px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOPgwFnAOXVpxQOb_Njz4EefhqFvoGVg6DGsfs37yk3xDt_efxbxRuLgG_IwXujnkZf4vnkahDxnfsSeLTWBZoffK5kkGBjQhTYnwYKmRgmvki0L23un3Ed5_s4aioF0kjnoucv6Runs0/s400/pinocchio+(7).jpg" border="0" /></a> </div><div><span style="color:#ffffff;">..</span><br /></div><div></div><div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-58291638716402614862008-10-26T18:15:00.000+01:002009-03-24T21:43:12.785+01:00Revisioresistenza<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg588z0YKCY1GpymyIza6YRcsKW9WcZoCsN2i2daZBHwRBHQbb-6vSd_vzTWOtGKJjxgmCYlH1aMkQ5ISiWwi7yrVE4B7KO53Oh8mTvlXobNXcQkYO0rnYUuXMXoaKLLbfzw6OebiRuC90/s1600-h/SPIKE-BERLUSCA1.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5316857172219795906" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 331px; CURSOR: hand; HEIGHT: 257px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg588z0YKCY1GpymyIza6YRcsKW9WcZoCsN2i2daZBHwRBHQbb-6vSd_vzTWOtGKJjxgmCYlH1aMkQ5ISiWwi7yrVE4B7KO53Oh8mTvlXobNXcQkYO0rnYUuXMXoaKLLbfzw6OebiRuC90/s320/SPIKE-BERLUSCA1.jpg" border="0" /></a>La politica, a fasi alterne, mi annoia, o <a href="http://www.hotlinkfiles.com/files/1995114_5hdzb/SPIKE-BERLUSCA1.jpg"></a>mi <a href="http://www.hotlinkfiles.com/files/1995114_5hdzb/SPIKE-BERLUSCA1.jpg"></a>fa incazzare. Le caricature mi vengono uno schifo. Ma i commenti dei compagni Giordano e Barrocu al post precedente hanno ispirato questa agghiacciante visione di fanta-collaborazionismo che non ho resistito a condividere... visione che sicuramente non rende giustizia al povero Spike, pur colpevole a mio avviso di radicalismo e superficialità, e rende invece appieno le mie ansie e preoccupazioni (in aumento esponenziale col passare del tempo)sull'attuale situazione umanistica del Bel Paese. Forse ci farò su un post. Nel frattempo, naturalmente...eia eia alalà!<br /><span style="color:#ffffff;">..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-86892756621801447292008-10-13T21:18:00.002+02:002010-07-22T19:00:25.546+02:00Sospensione dell'Incredulità O.O<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHEvzxiwXiP2XEeu1P_HLdWwokEgXe3nPfqZAy1IROvgzIQ0DuiuAQ3EixeRi9V7oIRzlfk4SScdjY8oW8fGMTKDcFKhdFpBkVBTNlLpe_EdlIcUvmy67kzaw7j_oLs9OglkpOU3Uc1VY/s1600-h/radio+berlino.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5256725317066503634" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHEvzxiwXiP2XEeu1P_HLdWwokEgXe3nPfqZAy1IROvgzIQ0DuiuAQ3EixeRi9V7oIRzlfk4SScdjY8oW8fGMTKDcFKhdFpBkVBTNlLpe_EdlIcUvmy67kzaw7j_oLs9OglkpOU3Uc1VY/s320/radio+berlino.jpg" border="0" /></a><span style="font-family:trebuchet ms;color:#666666;">Da sempre sono abituata a giudicare qualunque forma artistica ( e molte volte anche i rutilanti avvenimenti della mia vita ) attraverso una sana e Volontaria Sospensione dell’Incredulità, meraviglioso strumento che permette a chi ne fa uso di abbandonare i fastidiosi sentieri della critica e della logica per godersi appieno l’opera d’arte in questione.<br />Ora, senza scomodare il buon vecchio Coleridge o l'amato Tolkien, Magritte o Philip Dick, vorrei provare ad applicare questo geniale procedimento intellettivo all’ultimo capolavoro di Spike Lee, <span style="color:#660000;">MIRACOLO A SANT’ANNA</span>…<br /><br />Dimentichiamo, quindi, caro Spike, in favore del senso di fiabesco romanticismo che sicuramente volevi spargere nelle sale, la logica secondo cui difficilmente durante la seconda guerra mondiale un soldato di qualsivoglia nazionalità, in missione ricognitiva nelle valli toscane, sporco, stremato, affamato e impaurito, se ne sarebbe andato in giro con una <span style="color:#660000;">testa di marmo “portafortuna”</span> pesante 10-15 Kg appesa alla cinta dei pantaloni…<br /><br />Per un attimo dimentichiamo anche di chiederci se prima di partire dalla terra natia i coraggiosi soldatoni a stelle e strisce della <span style="color:#660000;">Brigata Buffalo</span> (tutti rigorosamente neri tranne l’unico stronzo della Brigata, che guarda caso detiene il comando), hanno frequentato un corso lampo di lingua italiana per comunicare senza problemi con i contadini toscani, o se le scelte italiane di doppiaggio sono state così scellerate da non rispettare le intenzioni linguistiche originali (che dovevano comunque essere abbastanza confuse)<br /><br />Non fossilizziamoci neppure sulle macroscopiche inesattezze storiche che hanno fatto tanto arrabbiare le Associazioni di Ex Partigiani, frutto non tanto di una consapevole volontà revisionista quanto di semplice superficialità e pigrizia nel documentarsi, talmente pretestuose e improbabili da risultare quasi comiche( eccidio di Sant’Anna colpa di un tradimento partigiano, diretta radio da Berlino di una sedicente porno-annunciatrice che accende fascine razziali nei cuori dei soldati neri incitandoli a disertare, ufficiali tedeschi che recitano Pascoli con le lacrime agli occhi, donne italiane appostate nelle loro casupole in attesa solo di un maschione nero che dia soddisfazione alle loro voglie represse, non importa chi, uno vale l’altro, che si sa, soprattutto in quel senso, tra i neri vale un innegabile principio di uguaglianza…)<br /><br />Dimentichiamo insomma la totale decontestualizzazione della solita polemica pseudo-anti-razzista a te tanto cara, impiantata su uno sfondo storico che non le appartiene, che viene descritto con sufficienza, ignoranza e totale mancanza di rispetto, e all’interno del quale risulta irritante e cavillosa...potevi allora girare l’ennesimo film sulle piantagioni di cotone con il pronipote di Kunta Kinte al posto del bambinello toscano, o potevi a maggior chiarimento della trama intitolare il film <span style="color:#660000;">BUFFALO DAVANTI E DIETRO TUTTI QUANTI</span>...<br />O potevi magari, caro Spike, armarti di fantasia e girare un film che <span style="color:#660000;">NON </span>parlasse del riscatto dell’orgoglio nero contro il demoniaco potere dei bianchi, considerando che quando l’hai fatto hai partorito capolavori di rara bellezza!!<br /><br />Ora, giacchè siamo arrivati fin qui privi di memoria contenutistica, dimentichiamo anche un’impalcatura stilistica inesistente, un susseguirsi di scene slegate tra loro a livello tematico e visivo, un uso approssimativo della musica, della fotografia, degli ambienti, degli attori, una sceneggiatura costituita per metà dalle parole “DIO”, “GESU’ CRISTO”, “BIANCO” e “NEGRO” buttate lì a caso, e per l’altra metà da dialoghi di stucchevolezza e banalità quantomeno imbarazzanti…<br /><br />Infine, tirando le somme, mi sento di garantire a chi volesse andare a vedere questo film, che se riuscirà a guardarlo dimenticandosi la logica secondo cui è veramente una cagata pazzesca, lo troverà senz’altro bello e commovente.<br />In caso contrario…risparmiate i soldi del biglietto e affittatevi un film di Clint Eastwood.</span><br /><span style="color:#ffffff;">..</span><br /><br /><span style="font-family:Trebuchet MS;color:#666666;"></span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-79778006488762960092008-09-26T13:31:00.000+02:002009-03-24T21:45:34.570+01:00I sogni son...sequitur...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6xPGhyeoUkDZYeIT2LBJPRLzgtNWW6M1iBuoaDbzagJldC9nK1ltnVUzGImuD9AgbR-NGgCyYibOWM3MjqzJbcVaybZqNMB4gsujQDs3Q_3kCB5R8D4y_yJRAdcdpaZMukTWBxr7aHWA/s1600-h/incubiP.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5316858226448678562" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 230px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6xPGhyeoUkDZYeIT2LBJPRLzgtNWW6M1iBuoaDbzagJldC9nK1ltnVUzGImuD9AgbR-NGgCyYibOWM3MjqzJbcVaybZqNMB4gsujQDs3Q_3kCB5R8D4y_yJRAdcdpaZMukTWBxr7aHWA/s400/incubiP.jpg" border="0" /></a>Ecco un possibile sviluppo del sogno di cui sotto.<br /><br />Terrificante, nevvero?<br /><br />Ancor più terrificante se penso che, in effetti, il mio esame di maturità, non fu molto dissimile alla scenetta ivi rappresentata...<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><div align="left"></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-12428643908416890302008-09-23T17:22:00.001+02:002009-07-15T16:27:35.285+02:00I sogni son...Chi è convinto che i sogni siano lo specchio dell'anima, o li crede delatori di messianici disegni futuri, o diramazioni figurative del quotidiano da interpretare per scopi psicoterapeutici o puramente lottistici, dovrebbe spiegarmi come mai stanotte cercavo di combattere, tutta sola e guidando UN PULMINO DELL'ARFEA, contro intere falangi di Orchi di Mordor che con orrido fracasso si aggiravano, in formazione oplitica, in uno scenario incredibilmente simile alla Val di Fassa, il tutto a pochi giorni dal mio esame di maturità, per il quale, è ovvio, non avevo studiato nulla...<br />Naturalmente, ho avuto mal di testa per tutto il giorno!!<br /><br />Allora, qualche interpretazione?...<br /><br />Il <a href="http://www.koyanisqatsi-calo.blogspot.com/"><span style="color:#993399;">Calo</span></a> sostiene che ho sbagliato tutto...dice che contro gli Orchi di Mordor, si sa, sono molto più efficaci i pulmini Laiolo!!<br /><br />Io dico che il povero John Ronald si rivolterebbe nella tomba sapendo che ho tentato di sconfiggere il nemico con l'aiuto delle infernali macchine del progresso al nemico tanto care.<br /><br />Con tutto ciò, ancora non capisco cosa c'entri l'esame di maturità, che avevo ormai felicemente relegato nei più lontani recessi dei pessimi ricordi della mia vita...<br /><br />Comunque, se qualcuno in base a questo delirio onirico volesse dirmi quali numeri giocare per vincere senza tema di sconfitta un bel terno al lotto, gliene sarei immensamente grata.<br />E soprattutto, forse finalmente smetterei di fare sogni delatori solo di durature ed inguaribili emicranie del giorno dopo!!<br /><span style="color:#ffffff;">.</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-5266797744619542582008-09-13T18:11:00.001+02:002009-05-29T16:13:02.172+02:00The Ring, conclusione (in appendice al post precedente)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqUpjSiB0gHRuPIej_UVOG38GUYwKpPTfCVJ6Zw7lH5gg1cl3j5lK2YtJOQhzJvQz2jNDUmzS0yKSDdSfcL1wdQ9gDJKmikGODj71Xk3vzhaE5Yua1Be-oUCUcOUdU4sHU0UBQxjw4M2M/s1600-h/cern+p.jpg"></a><span style="font-family:trebuchet ms;">In altre parole… </span><span style="font-family:trebuchet ms;">Se saremo fortunati, quasi sicuramente l’impennata involutiva ascendente della specie a cui appartengo, tra non molti decenni ci riporterà a scarnificare a dentate carcasse di fagianosauri crudi sulle fredde pietre di una caverna eroicamente strappata agli artigli di un coguaro gigante. </span><span style="font-family:trebuchet ms;"></span><div><div><div><div><br /><div><span style="font-family:trebuchet ms;">In caso contrario, la gloriosa, esaltante ed incerta conquista della conoscenza scientifica, ci darà in pasto ad un oscuro maelstrom spaziale a cui, comunque, potremo sempre chiedere prima di sparire nel vuoto, se le tette del tenente Uhura erano rifatte e se per caso i Klingon non discendano dai Giapponesi (o viceversa)…così, per puro amor di conoscenza, appunto…<br /></span><span style="font-family:trebuchet ms;"><br />Ora, io non credo molto nella fortuna.<br />Ma nel dubbio, affilo i dentini</span></div><br /><div></div></div></div></div></div>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4537732399090854470.post-32818013451967124992008-09-13T17:56:00.001+02:002013-03-17T21:39:56.071+01:00The Ring<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong><span style="color: #990000;">A</span> </strong></span>fronte di una spesa di 8 miliardi di € c.a., un gruppo di fanta-super-mega-cervelli giunti in Svizzera da tutto il mondo, ha costruito sotto il CERN di Ginevra un gigantesco anello magnetico dentro il quale ha organizzato un'emozionante caccia al tesoro <span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>P</strong></span>er scovare l’inafferrabile bosone di Higgs, la “PARTICELLA DI DIO”, che, naturalmente, in barba a quello che per un intero universo deve sembrare solo qualche spicciolo, potrebbe benissimo decidere di non farsi trovare. </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">...................</span>Il tutto mentre variegati gruppi di catastrofisti paventavano fanta-super-mega disastri quantistici, come la conversione di tutta la materia della Terra in "Materia Strana", <span style="font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong><span style="color: #990000;">O</span> </strong></span>l'inghiottimento del pianeta dentro i buchi neri generati dall’ acceleratore di particelle del CERN... </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">.......</span>notizia su cui i cronisti di tutti i Tg si sono subito scatenati con una lunga e fantasiosa serie di sondaggi, <span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>C</strong></span>he avrà come pubblico campione la stessa masnada di ragazzine in festa che all’incidente probatorio per l’uccisione di Meredith Kercher aspettava fuori dal Tribunale Raffaele Sollecito per chiedergli l’autografo e filmarlo col cellulare, con l'intenzione malcelata di mettere i video su youtube (giusto accanto a quelli della morte di Saddam Hussein), per farsi un casino di amici in tutto il globo, dal Manzanarre al Reno, da Montecarlo all' </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong><span style="color: white;">....</span><span style="color: #990000;">A</span></strong></span>frica Nera, dove, nel frattempo, alcune madri incredibilmente e stolidamente incaute, abbeveravano i loro pargoli con il mortale latte in polvere nestlè ed il rinoceronte nero occidentale decideva di farsi dichiarare “sperimentalmente estinto”, </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">..............</span>esattamente come quel tale impiccato nel 1922 per stupro e omicidio e scagionato <span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>L</strong></span>'ottantaseiesimo anno dopo la sua morte, in Australia, </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">..</span>culla preferenziale della deliziosa e imprendibile <span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>I</strong></span>rukandji, medusa grossa come un'unghia e letale quanto la bomba H, che, ben lontana dal pericolo di estinzione, quella mattina attraversava indisturbata le reti anti-squalo dei mari del Queensland pronta a compiere il suo dovere su decine di ignari bagnanti, </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">..............</span>lontano dal monumentale antro in cui Paris Hilton, disgustata dalla tinta demodè del suo <span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>S</strong></span>angue di semplice ereditiera, mesceva in un paiolo di rame per pozioni prestatole dal Professor Snape in persona, diverse tonalità di blu e azzurri catturati ai cieli tersi di New York e Washington, </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">...</span>proprio il giorno in cui 4 voli di linea americani li solcavano come <span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>S</strong></span>upernove impazzite seminando il terror panico nel mondo intero, guidati dai fili sottili di una calcolata logica consequenziale </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: white;">.............</span>spietata <span style="font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong><span style="color: #990000;">E</span> </strong></span>inafferrabile almeno quanto la particella fantasma per cercare la quale, </span><br />
<span style="font-family: trebuchet ms;"><span style="color: #990000; font-family: courier new; font-size: 130%;"><strong>A</strong></span> fronte di una spesa di 8 miliardi di € c.a, un gruppo di fanta-super-mega-cervelli... </span><br />
<br />
<br />
<img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5316858926478654370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUeMvDYLCSiFMz5OdPSoAlTEOSSTsaWotLRif7rnwlWisGjM3jIxT5Fgl90gYeE54eyeobARaAjsoKas2r1zsZ9T9ItVMRrAh6ivP1XcQuIh30tx0A0PaP_c9Z1BbRyP-njqM5evt7hVM/s400/cern+p.jpg" style="cursor: hand; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 352px;" /><span style="color: white;"> ..</span>Ilahttp://www.blogger.com/profile/08800913445129556060noreply@blogger.com2