giovedì 21 maggio 2009

Un Libro Al Giorno

Mi chiedo se il tempo, inteso come possesso di uno scorrere che sia solo tuo, che non tradisca le aspettative e che non possa esserti sottratto a forza dalla casualità della vita, sia semplicemente una portata in più nel cestino da picnic che ti forniscono alla nascita, o se sia qualcosa su cui possiamo avere il pur minimo potere decisionale.
Nel mio passato di accanita lettrice-bambina, poche immagini mi hanno spaventata tanto come la caccia notturna dei Signori Grigi di Michael Ende, cinerei spettri che se ne andavano in giro avvolti nel fumo dei loro sigari-vita rubando agli uomini tutto il loro tempo.
Ho provato una sensazione simile domenica scorsa, quando in un servizio sul salone del libro di Torino, un giornalista ha dato voce ad alcuni giovani imprenditori che propagandavano un corso finalizzato a insegnare alla gente a "leggere velocemente".
Fino a un libro al giorno, addirittura!!!
Il tutto mentre io, con studiata e goduta lentezza, preparavo luculliani pasti a base di pentolate di ragù, teglie di lasagne e vassoi di sarde a beccafico da conservare nel freezer per giorni migliori.
Mi sono venuti i brividi.
D'altronde può essere che nonostante l'aberrazione semantica (leggere velocemente?!!!), questi aspiranti gestori del tempo altrui non stiano affatto sprecando il loro.
Io, invece, come ho brutalmente scoperto qualche ora fa, domenica ho cucinato 8 ore per qualcuno che non accompagnerà più nessuno dei miei pranzi domenicali, nessuna delle mie cene settimanali.
Il sigaro, intanto, si è consumato un altro po'.
Decisamente ho sbagliato qualcosa.
..

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