sabato 14 agosto 2010

Unità di Misura

Se il peso dell'anima (almeno secondo un illustre cerusico americano) è di 21 grammi, con quali e quante unità di misura si calcola il peso dell'assenza?
Pancia, che ha accompagnato senza mai farsi distanziare gli ultimi 13 anni della mia vita, è morto ieri sera. Pesava 13 Kg e qualche grammo, anima compresa.
Oggi, il mio panoramico alloggio di 120 metri quadri, è uno spazio a tratti accartocciato e asfittico, a tratti sconfinato e sconfinatamente silenzioso. In una parola, invivibile. Esattamente come il quadrato esterno di strade e sterpaglie che delimita l'area delle sue passeggiate quotidiane.
Ecco, dunque, l'assenza per me oggi pesa 120 metri quadri al quadrato moltiplicati per 13 Kg e 4745 giorni (forse qualche giorno in più, per via degli anni bisestili).
Sarà tanto? Sarà poco? E quale incidenza ha in termini matematici la qualità emotiva dell'esperienza vissuta con lui?
Provo a far di conto, ma non ne vengo a capo, non sono mai stata brava con i numeri.
Provo allora a dire un nome a voce alta restando in ascolto, a tendere una mano sotto il tavolo, ad annusare l'aria attorno. Banalmente, vien fuori che in alcuni casi il peso dell'assenza, qualunque unità di misura si utilizzi, è comunque troppo. Altrettanto banalmente, non è necessario un contabile per stabilirlo.
Au revoir, bestiolino.