martedì 26 agosto 2008

Anniversario

Le immagini di cui, con dita sicure, riesco a disegnare i contorni,
poche.

Le parole di cui, distintamente, riesco ad udire la voce,
ancora meno.

Il vuoto,
enorme.
Irrisolvibile percezione fisica dell'assenza di qualcosa che non conosci, ma che sai essere importante quanto il respiro stesso.
Anello strappato dalla catenella di carta dell'esistenza.
Patrimonio (come lo intenderebbe Philip Roth) disperatamente mancante.

L'eredità umana,
immensa.
Amata e ingombrante, per noi che non abbiamo mai saputo farne buon uso.

E mentre ti chiediamo scusa per questo goffo annaspare di naufraghi con un solo remo,
quello che rimane è la certezza che senza di te, non avremmo mai amato così tanto
il motore di una moto
......l'albero di mele aggrappato al pendio dell'orto
............la bontà del dolore

...........................l'abbaiare del cane
il suono della chitarra.

3 commenti:

calo ha detto...

negli occhi dei padri quello che siamo...ciao piccina...un bacio...

cristianaeffe ha detto...

che bella. cri

Ila ha detto...

grazie cari, le visite al paesello sulla collina mi fanno sempre un certo effetto ^^
comunque credo che:
A) la foto renda l'idea di quel che era mio padre molto meglio delle parole...
B) il bovino che si lappa l'automobile sia davvero fantastico...mica struzzi!!
ila