mercoledì 28 gennaio 2009

Little Fairy Tale of Broccoli

Quando avevo più o meno 5 anni, e le parole degli adulti suonavano ancora nella mia testa come qualcosa di sinuoso e misteriosamente intrigante, mi convinsi che i BROCCOLI fossero non già un ortaggio verde e puzzolente, utilizzato per lo più in ricette culinarie di raffinata bontà, ma bensì una rara specie bovina abitante in gran segreto nell'alloggio dei miei nonni materni, che dal mezzo metro lineare in su, appariva allora come un antico labirinto traboccante di stanze enormi e piene di novità stupefacenti.
La camera dove vivevano i broccoli, era oltre il lungo corridoio ad angolo, oltre la ricca dispensa e la cucina dove la domenica i tortellini in brodo arrivavano ancora in tavola nella zuppiera di porcellana bianca, e a quanto mi era stato raccontato, la mia bisnonna argentino-piemontese l'aveva abitata per molto tempo prima di trapassare serenamente lasciandola per sempre in eredità ai maculati bovini.
Per quel che ne sapevo, anzi, i broccoli potevano essere arrivati lì con lei.
Quando a 15 anni il bisnonno Juan (di almeno 26), l'aveva strappata all'irriverente fatalismo della povertà contadina e l'aveva prima sposata, poi condotta per mare fino all'opulenza delle gastronomie Acquesi, poteva averli portati con sè da quella lontana terra straniera chiusi nel foulard a fiori o in una tasca della gonna.
Comunque, che fossero arrivati dall'Argentina o da un buco nero dello spazio, i broccoli ora vivevano in quella gigantesca e buia camera da letto in Corso Bagni 82.
A poco servivano le innumerevoli, silenziose poste davanti all'uscio, o gli agili scatti felini nell'aprirlo e precipitarmi dentro, volando oltre i 3 scalini che scendevano all'interno...non riuscii mai a cogliere un solo movimento sospetto: una coda che spariva, un occhio che si chiudeva, uno zoccolo che si immobilizzava...
I broccoli, evidentemente spaventati dalla presenza umana, o forse solo infantile, si volatilizzavano non appena la mia manina invadente sfiorava la maniglia della porta.
Quando mia nonna abbandonò l'alloggio di Corso Bagni per trasferirsi in collina con noi, piansi notti intere all'idea che qualcun altro si impossessasse così facilmente e senza merito del mio branco di broccoli.
Ancor più mi disperai quando seppi che il proprietario dello stabile aveva iniziato un'imponente opera di ristrutturazione speculativa su tutti gli alloggi...cosa ne sarebbe stato dei broccoli quando i suoi scagnozzi avessero distrutto a martellate il loro habitat di pavimenti esagonali e finestre di legno bianco?

In effetti, non seppi mai cosa ne fu di loro.
Ma non dubitai mai della loro esistenza.

Nei miei ricordi, quello fu senza dubbio il periodo più sereno di tutta la mia vita: vivevo in quel luogo miracoloso senza legami nè regole, laddove ora vedrei mucchi di ciarpame da riordinare allora trovavo colore e nascondigli sicuri, e se venivo attirata dal rosso delle ciliegie che pendevano a grappolo da uno scaffale della dispensa, nonostante gli ammonimenti degli adulti sui pericoli della vita domestica, non ero certo così pavida da non decidere di arrampicarmi su uno sgabello barcollante per farle coraggiosamente mie!

Riconosco ora, che diventare adulti porta con sè alcuni meravigliosi vantaggi, tra i quali saper distinguere con sicurezza un grappolo di ciliegie mature da uno di spagnolini calabresi appesi ad essiccare.
Invece, dovendo scegliere, chi vorrebbe mai avere in camera da letto una cassetta di verdure maleodoranti anzichè una mandria di mucche invisibili?!

2 commenti:

calo ha detto...

la scorsa notte è crollata una delle due scalinate che da Corso Bagni portano in via Goito,verso casa mia e l'autosilos...pare che poco prima del crollo,avvenuto verso le cinque del mattino, qualcuno abbia visto caracollare giù lungo la scalinata, un'intera mandria di broccoli...

Ila ha detto...

Questo spiega tutto...evidentemente i broccoli sopravvivono solo negli ambienti vecchi e tradizionali...devono aver avuto sentore di qualche altra indiscriminata modernizzazione edilizia e sono scappati di gran carriera!!
Ovviamente sono fiera di loro!